Il territorio scommette sull’aerospazio e diventa protagonista in un settore in grande evoluzione.

Quella dell’aerospazio è una filiera strategica per lo sviluppo futuro dell’Emilia-Romagna e per la sua proiezione internazionale.

A questo proposito, dopo l’Istituzione del Forum Regionale per la Space Economy (a cui il MECH partecipa con la value chain FlyER), è stato firmato nei giorni scorsi a Forlì il Protocollo d’intesa per il Polo Tecnologico Aeronautico-Spaziale forlivese tra il Comune, la Fondazione Cassa dei Risparmi, l’Università degli Studi di Bologna e la Camera di Commercio della Romagna: l’obiettivo è quello di puntare a un rafforzamento dell’identità del Polo, affinché sia non solo spazio per investimenti infrastrutturali, ma anche luogo di integrazione tra formazione, ricerca, lavoro e imprese in modo da promuovere azioni che possano tradursi in nuove opportunità di crescita e di occupazione per il territorio romagnolo e regionale.

“Quella che oggi si sta strutturando è una operazione strategica nei comparti dell’aeronautica e spaziale, un’opportunità di sviluppo e crescita per tutta l’Emilia-Romagna che andrà a irradiarsi nelle altre esperienze del settore. La Regione è pronta a supportare e sostenere investimenti attraverso risorse europee e del Pnrr”.
Queste le parole dell’Assessore regionale allo Sviluppo Economico e Lavoro Vincenzo Colla, intervenuto durante la firma del protocollo e pronto a scommettere sul settore anche grazie ai diversi fondi messi a disposizione per la ricerca.

Un ulteriore elemento che conferma la crescita dell’Emilia-Romagna in questo senso è rappresentato dalle performance degli Atenei e delle imprese del territorio nella partecipazione a bandi nazionali e internazionali.
In particolare un risultato di grande rilievo è stato ottenuto nell’ambito del bando dell’Agenzia Spaziale Italiana per “Ricerche e dimostrazioni tecnologiche sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) – VUS3: ISS4EXPLORATION”.
Degli 8 progetti nazionali finanziati dal bando, 5 arrivano dalle Università e dagli enti di ricerca dell’Emilia-Romagna: c’è il nuovo collarino di microsensori per rilevare i segnali circolatori dell’asse cuore-cervello degli astronauti, la macchina per l’elettrofilatura di nanomateriali in assenza di gravità, il biomarcatore salivare per monitorare il sistema immunitario dell’equipaggio, il rilevatore indossabile di radiazioni cosmiche ionizzanti e lo studio dell’ibernazione per ridurre il danno radiante.

“Con questi progetti – ha aggiunto l’Assessore Colla – ci vogliamo posizionare in tempo rispetto al cambiamento in atto: sappiamo che la ricerca e la tecnologia nel settore dell’aerospazio faranno la differenza rispetto alla manifattura diffusa nel nostro Paese, e questo è un investimento paziente che guarda al futuro”.

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